La lunga strada che costeggia il lato settentrionale del Palazzo Ducale°° venne aperta alla fine del Settecento, separando così i giardini dalla residenza principesca. Originariamente il centro storico terminava qui: l’attuale forma allungata verso nord del perimetro dei viali di circonvallazione chiaramente visibile dalle cartine (nonché la minor densità stradale) è dovuta all’ampliamento voluto nella prima metà del ‘500 dal duca di Ferrara Ercole II. Un’addizione, detta appunto ‘erculea’, che urbanizzò la zona da allora definita ‘terra nuova’.
Lasciando i Giardini alla propria destra, si nota sull’altro lato la mole del Palazzo Ducale°°. Un camminamento sospeso unisce, da molti decenni, il corpo più antico del complesso con la caserma che si estende su viale Vittorio Emanuele II°, l’ampia strada che si diparte sulla destra. Molto interessante è il lato settentrionale dell’Accademia, di epoca ottocentesca, raccolto attorno a una bellissima corte quadrangolare con aquile estensi.
Al numero 17, dopo via 3 febbraio 1831 (la data dell’insurrezione capitanata da Ciro Menotti), l’attuale Liceo Classico San Carlo occupa un edificio dell’isolato di San Domenico. Poco oltre, sulla destra, la chiesa di Santa Maria degli Angeli (detta ‘Paradisino’).
Al numero 21 l’importante Archivio di Stato°, in angolo con via Sgarzeria, in fondo alla quale, a destra, si nota il grande isolato delle ex Manifatture Tabacchi, oggi recuperato a fini abitativi. Al civico 60 palazzo Guidotti, nobile e antica famiglia modenese; al 64 uno degli ingressi (l’altro è su via Ganaceto) di palazzo Molza, sede della Camera di Commercio. Al termine della strada si giunge infine su viale Achille Fontanelli, da cui si accede all’enorme spianata del Novi Ark o Piazza d’Armi, dominata dal Palazzo del Foro Boario°°.