Il grande Teatro Comunale di Modena venne costruito dal 1841, sotto il ducato di Francesco IV, secondo i progetti di Francesco Vandelli. L’armonica facciata su corso Canal Grande°° si caratterizza per il porticato con quattro colonne e balcone in corrispondenza dell’ingresso principale e per i rilievi di Luigi Righi. Più in alto, una lapide ne ricorda la fondazione, mentre al culmine una statua conclude il fronte.
L’interno (il foyer, il ridotto e le altre sale) è fastosamente decorato: nell’ingresso, due busti dei modenesi Orazio Vecchi (musicista cinquecentesco cui è intitolato il conservatorio) e di Luigi Riccoboni (teatrante del primo Settecento). La sala è ellittica a quattro ordini di palchi più loggione. Notevoli il palco ducale, sormontato dall’aquila estense, il soffitto, affrescato con medaglioni di Ferdinando Manzini (1869) e i due sipari dipinti da Adeodato Malatesta e Luigi Manzini.
Dopo la sua morte, il Teatro è stato intitolato a Luciano Pavarotti.
Lungo il lato destro dell’edificio, in via Goldoni, proprio di fronte al conservatorio, un busto di Carlo Goldoni ricorda come lì sorgesse la casa dei suoi avi e come egli, benché istintivamente associato alla città di Venezia, fosse «uso nomarsi modenese».
[Le immagini da 10 a 14 e da 16 a 23 sono di Rolando Paolo Guerzoni, su gentile concessione della Fondazione Teatro Comunale di Modena]