Accademia di Belle Arti

La Guida di Modena

Accademia di Belle Arti

 

Piazza San Domenico
Aperto l'esterno
 

Il Palazzo fu già convento domenicano come il resto dell’isolato e sede del Tribunale dell’Inquisizione dal Duecento per i cinque secoli seguenti. La zona fu però totalmente trasformata nel 1785, per volere del Duca Ercole III e su progetto di Giuseppe Maria Soli e Pietro Termanini, in Accademia Atestina di Belle Arti, instancabile fucina di rinomati architetti e artisti che contribuirono grandemente ad abbellire la città.
La targa in facciata ne ricorda la fondazione, il rilievo soprastante allude alle arti, mentre il decoro del timpano rappresenta insegne romane e cittadine (le trivelle). Al centro del portico si può ammirare la statua di Saturno che divora i suoi figli proveniente da Villa d’Este a Tivoli. Il basamento della scultura riporta: «Quicquid est temporis studiis proferamus».
All’interno, oltre alle belle sale affrescate e alla Galleria delle Statue (contenente riproduzioni di opere famose), si segnala il cortile semicircolare detto Esedra. Si raccontò per lungo tempo che nei pressi fosse stato sepolto, su decisone dello stesso Ercole III, il teschio del Correggio.
Dall’altro lato di via Sgarzeria (a sinistra dell’Accademia) sorge la chiesa delle Domenicane, riedificata nel 1847 in severo stile neoclassico.