Santa Maria delle Assi

La Guida di Modena

Santa Maria delle Assi

 

Corso Canal Grande
Aperto sab 10-12
 

Presente già dal XII secolo, l’attuale chiesa di Santa Maria delle Assi (o della Trinità) è il risultato dei restauri condotti nel primo Ottocento sull’impianto originale di Giovanni Guerra risalente agli anni 1596-99. La chiesa segue i dettami della Controriforma cattolica all’epoca appena formalizzati, e prende il nome da un ponte di legno che attraversava la strada quando questa era ancora un canale.
All’esterno non bisogna perdere il suggestivo scorcio sul retro e sul campanile che si gode girando l’isolato e il dipinto di ignoto seicentesco con l’Incoronazione della Vergine sul portale maggiore. L’interno è a navata unica con sei cappelle laterali dai colori sgargianti e dai begli altari decorati in scagliola. La prima a sinistra ospita un crocefisso del ‘600 e una tavola col monogramma di Cristo (JHS: Jesus Hominum Salvator) donato nel 1423 da Bernardino da Siena – colui che, predicando in città, ispirò la costituzione dell’ancora esistente Confraternita della SS. Annunziata; la seconda è dedicata a Sant’Antonio da Padova; la terza alle Beate di Casa d’Este Beatrice I e II. A destra, la prima cappella ricorda San Guglielmo d’Aquitania, il cugino di Carlo Magno che sconfisse gli arabi a Poitiers e che, fattosi benedettino, divenne il protettore dei fornai; la terza è intitolata alla Vergine del Monte Carmelo. Nella seconda, invece, è custodita la reliquia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore: Longino, infatti, il soldato che ferì Gesù al costato, ne raccolse poi il sangue, ritrovato secoli dopo e regalato dai Gonzaga agli Este all’inizio del Cinquecento.
Sopra la cantoria sta un organo del Settecento realizzato da Cipri, Traeri e Verati. Proprio in questa chiesa, da dietro l’altare, il giovanissimo Luciano Pavarotti, accanto al padre, cantava nel coro della cappella.