Secondo la leggenda, la chiesa e il monastero adiacente (esclusivamente per donne dell'ordine di San Benedetto) sarebbero stati voluti da una ricca vedova nel lontano 681. La chiesa visibile oggi risale però al 1650, ed è stata disegnata da Cristoforo Malagola, più noto con il soprannome di Galaverna.
La facciata presenta un grande occhio e fregi di stampo classico. L’interno è a pianta centrale ottagonale, caratterizzato da un’atmosfera raccolta e scandito dalle lesene ioniche che indirizzano ai decori monocromi della cupola. Nel disegno del medaglione sopra l’altare si può notare una curiosa rappresentazione di un martire che lotta con un leone dentro il Colosseo di Roma, sormontata dalla scritta tratta dall’Apologetico di Tertulliano «il sangue dei martiri è l’origine dei cristiani». Nella cappella di destra, dipinto di Bernardino Cervi con i Santi Liberata, Bernardino e Pietro risalente al XVII secolo.